sabato 18 luglio 2009

Turn

Successivamente ad altre ricerche condotte sull’information retrieval in context, Peter Ingwersen affronta con Kalervo Järvelin la possibilità di integrare information seeking con information retrieval mediante lo sviluppo di uno schema cognitivo di tipo olistico. Non più, dunque, IS separato da IR ma IS&R. Se il retrieval funziona per stringhe testuali, il seeking utilizza qualsiasi altro strumento: da una parte, dunque, testo affrontato in modo positivistico; dall’altra, un andare alla scoperta, a valutazione qualitativa e interpretativa, dell’informazione appropriata a seconda dei cómpiti assegnati, delle ricerche in oggetto, fino alla vita quotidiana dell’utente, indipendentemente dal supporto sul quale l’informazione è depositata.

Al di là dello scritto, per esempio, c’è la comunicazione verbale e, al di là di questa, c’è quella non verbale. Ma, anche rimanendo nell’àmbito dello scritto, si sa che la totalità del documento significa assai di più della somma delle sue stringhe di testo o, comunque, di tutti i descrittori simbolici dei quali è composto. Siamo, evidentemente, nel dominio delle scienze cognitive, quel settore interdisciplinare che si avvale di psicologia, gnoseologia, linguistica e intelligenza artificiale che a sua volta reca con sé cibernetica, teoria dell’informazione, teoria della decisione, e che tutte insieme presuppongono che l’elaborazione dell’informazione negli esseri viventi non sia qualitativamente (molto) diversa da quella che è operabile da un elaboratore elettronico. Se questo è vero su un piano grossolanamente operativo per la maggior parte dei concetti che agitano la mente, c’è pur sempre da ricordare F. W. Lancaster quando osservò che tra mente e calcolatore era proprio l’hardware dei due a essere diverso...

La soluzione prospettata, però, lungi dall’abbandonare i punti di vista cognitivisti, intende espanderli e l’innovazione consisterebbe proprio nella nuova (tanto da suggerire il titolo del volume “The turn”, appunto) attenzione data al contesto nel quale il documento (qualsiasi esso sia) viene costruito, elaborato, cercato, per cui verrebbero ad assumere importanza cruciale il tempo, lo spazio, la storia dell’interazione uomo-informazione: il seeking/retrieval si orienta, dunque, anche verso il mondo di colui che sta cercando.
In Italia, per quanto se ne sa, non ne ha parlato nessuno, anche se l’opera è di più di due anni fa.
  • The turn. Integration of the information seeking and retrieval in context / Peter Ingwersen, Kalervo Järvelin. - Berlin Heidelberg : Springer, 2005. - ISBN 140203850X, e-book ISBN 1402038518.
[post-print da "Il bibliotecario", III serie, ISSN 11250992, 3/2008, p. 139-140]

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