Non è Video, non è Book ma la sincresi di entrambi (a meno di non tradurre il neologismo in Vibro...). Lo ha lanciato ormai da più di un anno l'editrice americana "Simon & Schuster" con <vook.com>, immettendo sul mercato un brevetto di Bradley Inman, creatore di una piattaforma innovativa sulla quale tutte le forme di media possono integrarsi per realizzare nuove esperienze di comunicazione.
Il video-libro o libro+film è scaricabile per pochi dollari da iTunes (ma per il San Valentino del 2011 bastavano 99 centesimi) sul proprio iPhone o iPod, iBook, iPad, Kindle, o direttamente online e, se all’inizio conteneva soprattutto manuali didattici e qualche prima opera di narrativa (come un racconto di Anne Rice sui vampiri corredato anche da un booktrailer girato dal figlio), il catalogo è ora più ricco e completo.
La lettura del libro (o, in misura minore, l'ascolto della radio), proprio perché priva di figure (proprio quelle che Alice avrebbe desiderato incontrare nella lettura), consente all'immaginazione di costruire lo scenario e le fisionomie in piena autonomia, così che due letture del medesimo libro, anche da parte del medesimo lettore, non dànno all'intelletto il medesimo risultato. Un film o uno spettacolo teatrale o un fumetto consentono, viceversa, seppur in differenti misure, un'interpretazione meno o per nulla personalizzata perché castrante della struttura imaginifica di ciascuno e impositiva di soluzioni visive scelte da altri, anche se è vero che l’immedesimazione emozionale del “lettore” con l’eroe della storia avviene in modo più rapido e profondo. Comunque sia, l'integrazione di due modi tanto differenti di percorrere una storia creerà, verosimilmente, un nuovo tipo esperenziale di lettura: immersiva, estrattiva, didattica o tutte e tre insieme o una quarta forma ibrida di interattività che ancora non conosciamo?
Il video-libro o libro+film è scaricabile per pochi dollari da iTunes (ma per il San Valentino del 2011 bastavano 99 centesimi) sul proprio iPhone o iPod, iBook, iPad, Kindle, o direttamente online e, se all’inizio conteneva soprattutto manuali didattici e qualche prima opera di narrativa (come un racconto di Anne Rice sui vampiri corredato anche da un booktrailer girato dal figlio), il catalogo è ora più ricco e completo.
La lettura del libro (o, in misura minore, l'ascolto della radio), proprio perché priva di figure (proprio quelle che Alice avrebbe desiderato incontrare nella lettura), consente all'immaginazione di costruire lo scenario e le fisionomie in piena autonomia, così che due letture del medesimo libro, anche da parte del medesimo lettore, non dànno all'intelletto il medesimo risultato. Un film o uno spettacolo teatrale o un fumetto consentono, viceversa, seppur in differenti misure, un'interpretazione meno o per nulla personalizzata perché castrante della struttura imaginifica di ciascuno e impositiva di soluzioni visive scelte da altri, anche se è vero che l’immedesimazione emozionale del “lettore” con l’eroe della storia avviene in modo più rapido e profondo. Comunque sia, l'integrazione di due modi tanto differenti di percorrere una storia creerà, verosimilmente, un nuovo tipo esperenziale di lettura: immersiva, estrattiva, didattica o tutte e tre insieme o una quarta forma ibrida di interattività che ancora non conosciamo?
In ogni caso: «Noi crediamo che sia possibile "vookkare" ogni libro», dice Bradley Inman, fautore del trionfo di ogni comodità: guardare di più e lèggere di meno.
[pre-print per "Il bibliotecario", III serie, ISSN 11250992, 1-2/2011]
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