sabato 18 luglio 2009

Rappresentazione

Si sa che un documento elettronico non è che una serie di impulsi in logica binaria ospitati nelle tracce di un calcolatore, che nessuno potrà mai vedere né interpretare senza l’ausilio del calcolatore stesso. Succede così che nel documento elettronico la forma sia definitivamente separata dal contenuto e che non si possa disporre d’altro che di interventi su questa o quella rappresentazione (a video o a stampa) del documento, tutte copie (conformi?) di un “originale” altrimenti invisibile.

Il documento come oggetto sincronico è letteralmente scomparso: come di un ipotetico dio, ne potremmo percepire gli effetti ma la loro radice è inconoscibile. La diplomatica diventa digitale e si confronta con linguaggi di marcatura e con il controllo delle procedure di produzione/conservazione, alla ricerca di dichiarazioni solo diacroniche di autenticità. Il documento non dà più garanzia di se stesso ma la garanzia proverrebbe dalla catena cognitiva delle relazioni che esso intrattiene con tutti gli altri documenti dell’insieme, come accade per i dataset delle pagine web.

L’esistenza del documento come rappresentazione di un oggetto inconoscibile perde, così, la certezza booleana di appartenenza a un insieme definito e si trasferisce entro la certezza probabilistica, tipica delle scienze umane, della logica fuzzy e dei suoi insiemi incerti, sfumati, con valori di verità compresi fra zero e uno. Così come sta accadendo nei tribunali, la presunzione di autenticità di un documento prodotto (non importa se analogico o digitale) è più comodo darla per scontata, fino a querela di falso.

Se ne è recentemente (30 giugno - 3 luglio 2009) discusso in un seminario romano del progetto CASPAR (Cultural, Artistic and Scientific knowledge for Preservation, Access and Retrieval), progetto co-finanziato dal sesto programma-quadro dell’Unione Europea per lo sviluppo e le applicazioni del modello, di fonte NASA e norma ISO, OAIS (Open Archival Information System) per la conservazione a lungo termine degli oggetti digitali.

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